IBM si è anche detta pronta a contrattaccare, accusando SCO di aver rinominato il codice GPL di Linux e averlo chiamato Unix per reclamare diritti inesistenti.
In un altro articolo di Groklaw si legge inoltre che SCO "ha sufficienti riserve di liquidità" per finanziare il processo fino al prossimo ottobre. Difficile dire cosa succederà se la contesa legale dovesse protrarsi oltre questa data. Fra l'altro, sempre stando al noto blog paralegale, SCO rischia anche di uscire dal NASDAQ se il valore delle sue azioni continuerà a scendere.
Groklaw riporta infine che il noto produttore di hardware LaCie distribuisce Linux, Busybox, Samba e altri software open source insieme al suo Ethernet Disk RAID, e questo senza accompagnarli da una copia della licenza GPL: cio rappresenterebbe una chiara violazione della licenza di Free Software Foundation.